FESTA DELL’AMICIZIA FRA I POPOLI A VILLA VERUCCHIO

Domenica 5 Giugno presso la sala Romagna Mia si è svolta la prima edizione della “Festa dell’amicizia fra i popoli”, appuntamento nato sotto il segno dello slogan “Incontrarsi x ri-conoscersi”.

Musica, sapori, tradizioni e racconti di vita hanno permesso di esprimere l'amicizia fra i popoli.

L'iniziativa è stata promossa dal Comune di Verucchio - Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con Fondazione Anna Rastelli, Coop. Sociale Il Millepiedi, Associazione Between e Movimento dei Focolari.

Tutto è iniziato un paio di mesi fa: ogni giovedì sera il centro civico di Villa Verucchio è stato animato dai colori e dalle storie della comunità diventando teatro di idee, proposte, tradizioni, e luogo per dirsi quanto fosse importante riacquistare il senso di comunità, di appartenenza e di cittadinanza. Riappropriarsi dello sguardo e delle narrazioni di ogni persona è il primo passo per promuovere cultura e integrazione; conoscersi per ri-conoscersi. Per questo la festa è stata l’evento clou di un processo che ha visto protagonisti persone provenienti da Macedonia, Romania, Italia, Costa d'Avorio, Marocco, Albania, Nigeria, Senegal, Zanzibar, India, Sri Lanka, Uruguray, Moldavia.

 La festa ha avuto un duplice significato: da un lato è stata il momento conclusivo di un percorso che ha visto coinvolte numerose famiglie italiane e straniere del territorio; dall'altro vogliamo che sia la prima edizione di un appuntamento fisso, un nuovo modo di vivere la città, riappropriandosi del tessuto sociale e sentendosi protagonisti attivi del proprio comune.

All’inizio si temeva che lo spostamento dalla piazza avrebbe causato scarsa affluenza, ma abbiamo avuto fede nella comunità e la sala si è riempita di sguardi, sorrisi e gli amici de “I Cantori delle tradizioni di Romagna” hanno animato la festa con uno spettacolo unico! La vicinanza favorita dallo spazio chiuso ha anzi fatto sì che ci fosse anche vicinanza fra le persone avvolte in un clima molto familiare.

Le tante famiglie partecipanti hanno preparato ricchi assaggi dei piatti tipici del paese d'origine, hanno portato la loro cultura, la musica, i balli, i costumi tradizionali e tanto altro…hanno portato i loro sorrisi!

E’ difficile rendere a parole il clima che si respirava: è stata una festa emozionante, calda, vicina…ovunque si posava lo sguardo, ad accoglierlo c’era un colore e un sorriso…un profumo...una melodia…tutti i sensi erano coinvolti in un magico gioco di vicinanza, parole ed incontri. Non è corretto parlare semplicemente di festa perché quello che è avvenuto è molto di più: è stato il rendersi conto che si è parte di un tutto e proprio quel tutto supera di molto le singole parti, è più arricchente, più potente; si è creata l’occasione per accorciare le distanze, per conoscersi e appunto riconoscersi, quando si percorreranno le strade di Verucchio e nell’ incontrare nuovamente quello sguardo si potrà dire: ciao, come stai?

Galleria Fotografica:

Alcune impressioni:

Mirella di Villa Verucchio

E' stato un momento molto gioioso e sicuramente da ripetere visto il grande successo ottenuto.

Da sottolineare:

la presenza di alcuni di alcuni mariti un po’ scettici che poi si sono lasciati coinvolgere e che hanno anche collaborato concretamente alla festa.

Il vedere persone di nazioni diverse scambiarsi numeri di telefono, dialogando tra di loro come se si fossero sempre conosciuti.

Una ragazza musulmana che nella sua scuola ha cercato di mettere in rilievo il desiderio di concretizzare la pace insieme a tutti appartenenti a qualsiasi religione, con l'approvazione della stessa Preside della scuola. 

Vedere i bambini fare dei bei disegni e un professore di disegno che ha ritratto dei visi di adulti e bimbi delle varie nazioni.Il tutto verrà esposto nella biblioteca del comune.

E tante altre belle cose che ci dicono che l'unità tra i popoli è possibile se ognuno di noi nel proprio ambiente ci mette del suo credendo fermamente che solo vivendo e facendo le cose insieme possiamo cambiare il mondo.

Grazie a tutti!

Ciao,

Vittorio e Attilia

la festa dell'amicizia fra i popoli è stata un vero successo.

Noi appena abbiamo sentito di questa iniziativa l'abbiamo abbracciata e ci siamo sentiti coinvolti come fosse nostra. E' stato bello vedersi tutti i giovedì per organizzarla, ogni volta era una cosa nuova, i ragazzi che partecipavano cambiavano spesso, allora aggiornarli più volte era una forma di attenzione nei loro confronti e lo spiegare anche diverse volte le stesse cose era dare importanza al gesto, e un'attenzione verso tutti per sentirci partecipi in prima persona dell'evento. Pensiamo che il messaggio sia stato recepito, tutti hanno preparato il cartellone con i piatti da presentare nella loro lingua e a fianco la traduzione in italiano, sopra la loro bandiera e tanto, tanto colore; anche i cibi cucinati sono stati tutti molto curati e presentati benissimo, pensiamo al Marocco e allo splendore dei suoi tipici dolci, ci hanno offerto, insieme a questi una parte della loro cultura.

La festa, animata dai Cantori delle tradizioni, è stata di tutti; ogni “nazione” aveva un suo tavolo con i propri piatti: i profumi ben presto si sono fusi, creando un'atmosfera nuova, e un'armonia diversa fra tutti noi. E' stato molto toccante vedere come presentavano i loro piatti ad ognuno, magari  ripetendosi ma donando  sempre l'amore della propria terra, e  anche chi non aveva materialmente cucinato, come Fall del Senegal, li spiegava con la gioia che quel cibo gli ricordava : la propria casa.

E' stato un pomeriggio magnifico, senza barriere, senza legami di appartenenza o di contesto sociale: ogni cosa acquistava un valore nuovo, i loro balli o canti sembravano i nostri, come ogni cibo; eliminata ogni distanza tutto ci apparteneva e si apprezzava, anche i gusti più "toccanti"!

Ultimo aspetto è la “gioia” vista negli occhi di questi giovani e famiglie di mezzo mondo, una “gioia profonda” per avere diviso e condiviso valori e gusti della propria terra d'origine, felici per un momento di festa che li ha visti “protagonisti” e non ospiti, artefici di un momento importante per rompere ogni barriera fra di noi; è un piccolo inizio, ma importante!

Grazie per quanto fatto, a tutti i presenti è rimasto impresso che le "diversità" sono minime, e che le "cose fatte insieme" sono potenti!