Inserito tra gli eventi di Parma Capitale della Cultura 2020 in seguito alla vincita di una selezione pubblica, Migrantour è finalmente sbarcato anche a Parma grazie al lavoro di un gruppo appassionato sui temi dell’educazione, valorizzazione culturale, ma soprattutto integrazione e intercultura: sono Kwa Dunia, Università degli Studi di Parma, Ciac Onlus, Centro Interculturale di Parma e Provincia, Centro Studi e Movimenti, Forum Solidarietà, Fondazione ACRA, Viaggi Solidali, Ass. Cibopertutti e il Movimento dei Focolari.

Il progetto mira a «mettere a sistema un percorso che porti alla formazione di un'équipe di accompagnatori interculturali in grado di gestire gruppi lungo itinerari prestabiliti. Tali itinerari saranno rivolti a chiunque voglia scoprire aspetti della città fino a quel momento non o poco conosciuti alla luce delle trasformazioni che attraversano la città grazie alle continue migrazioni. L'esito sarà quello di scoprire volti nuovi della propria città o impensati per i turisti che arrivano e che potranno quindi apprezzare le contaminazioni prodotte grazie ai diversi gruppi sociali che arrivano ed abitano i luoghi trasformandoli ed essendone trasformati». Lo scopo ultimo è quello di diffondere i valori della solidarietà internazionale e del dialogo fra le differenti culture.

Tappa di questo percorso formativo che ha visto impegnati i mediatori culturali su vari argomenti e ormai quasi pronti per partire con le prime simulazioni di visita che saranno prenotabili a partire da questa primavera, è stata la visita a Loppiano, località nel Comune di Incisa Valdarno in provincia di Firenze, cittadella internazionale del Movimento dei Focolari.

Perfettamente in linea con i temi proposti da Migrantour.Parma, la realtà di Loppiano è sembrata come una concretizzazione degli scopi del progetto e la visita di circa 40 tra accompagnatori interculturali e rifugiati è stata un’esperienza arricchente per entrambe le parti. Una decina di abitanti hanno accolto il gruppo all’ingresso dell’Auditorium e scoprendo subito le provenienze geografie di ognuno si è subito capito che “lo straniero” non esisteva: dalla Cina alla Scozia, dall’Argentina al Congo… tutto il mondo sembrava rappresentato.

Il programma è stato breve ma molto coinvolgente: un gruppo ha visitato il laboratorio/atelier di Hung, artista cinese che opera da alcuni anni a Loppiano, un altro gruppo è rimasto all’Auditorium alla scoperta di Loppiano e alla conoscenza dei sui abitanti, in particolare di alcuni studenti dell’Istituto Universitario Sophia e del gruppo musicale GenRosso.

Per tutti la visita al Santuario Maria Theotokos e infine il pranzo nel prato antistante è stata l’occasione per scambiarsi qualche impressione e salutarsi. Nessuno voleva più ripartire, ma il progetto prosegue e le occasioni non mancheranno…chissà magari anche con Loppiano a Parma!

  Prossimi appuntamenti                                       

17 Ottobre 2020: evento finale di presentazione degli esiti del progetto e dei temi che ne stanno alla base.

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