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Giornata speciale quella di mercoledì 3 febbraio u.s.
Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo della diocesi di Bologna, prima di celebrare la santa Messa solenne in occasione della festa di San Biagio, Patrono di Cento, si è fermato alla sala da Tè per un saluto ai nostri ragazzi che lo aspettavano emozionati e felici con la gioia di poter mostrare la nostra Sala da Tè che abbiamo potuto aprire grazie al suo importante sostegno nella ristrutturazione dei locali.

Il suo ingresso è stato accompagnato dall’applauso spontaneo dei presenti che poi gli hanno offerto una delle nostre “famose cioccolate in tazza” e un quaderno nel quale, attraverso tante fotografie, abbiamo cercato di ripercorrere la nostra storia iniziata quel 24 marzo di quasi tre anni fa.


Il Cardinale si è sorpreso delle tante iniziative che sono state fatte per favorire l’inclusione sociale dei ragazzi con disabilità e si è detto soddisfatto per un’opera che non è rimasta incompleta, ma che è stata portata a termine ed è sempre più bella e per la quale continuano ad esserci progetti di espansione.
Ha parlato di questo anche durante l’omelia nella santa Messa solenne celebrata poco dopo, davanti a tutte le autorità della città e della provincia di Ferrara, portandola anche come esempio di espressione di solidarietà: ricordava, infatti, che il giorno dell’inaugurazione gli avevamo raccontato di quante persone ci avevano sostenuto, aiutandoci in tanti modi diversi: chi donandoci piccole o grandi somme di denaro, chi i pavimenti, chi il soppalco, chi prestando gratuitamente la propria professionalità nella ristrutturazione dei locali. In questo modo diceva che chi ha meno opportunità ed è più indietro degli altri, finisce più avanti e questo contribuisce a rendere la città più umana.

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Oggi alla sala da Tè sono impegnati 12 ragazzi che prestano il loro servizio come camerieri, accogliendo i clienti con i loro sorrisi più smaglianti. In tanti ci ringraziano per l’atmosfera speciale che trovano, che consente di ritagliarsi un po’ di tempo fuori dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Vorremmo veramente che questo luogo esprimesse sempre più quel mandato che il Papa ha suggerito a tutta l’Opera di Maria, durante l’udienza privata con i partecipanti alla recente Assemblea del Movimento dei Focolari, quando incoraggiava ad essere “testimoni di vicinanza con l’amore fraterno che supera ogni barriera e raggiunge ogni condizione umana. Superare le barriere, non avere paura! È la strada della prossimità fraterna, che trasmette la presenza del Risorto agli uomini e alle donne del nostro tempo, a partire dagli ultimi, dagli scartati; lavorando insieme alle persone di buona volontà per la promozione della giustizia e della pace”.